Al centro della scena sacra, la Vergine è inginocchiata tra Cristo e Dio Padre, dai quali viene incoronata, mentre lo Spirito Santo, rappresentato dalla Colomba, sormonta l’intera scena. Nella parte inferiore sono radunati dei fedeli che assistono all’evento. La rappresentazione mostra alcune somiglianze compositive con l’omonima stampa di Johann Sadeler I su modello di Maarten de Vos, sebbene non si tratti di una copia esatta.
Sopra il tondo centrale, San Giovanni Evangelista, rappresentato accanto all’aquila ed illuminato dal sole nell’angolo in alto a sinistra, regge un cartiglio con un passo dall’Apocalisse: “Et in capite eius corona stellarum Apo 12” (Ap 12:1); sul lato destro, una figura coronata con indosso un manto ed una lorica regge un secondo cartiglio che riporta l’iscrizione “In omni populum et in omni gente primatum habui” (Siracide 24:9-10). Al di sotto della rappresentazione sacra, all’interno della cornice è inserita una frase latina: “Proxima sceptra tenens semper coniucta tonāti/ Tu virgo nobis sis pia, sis facilis”. Sotto l’incisione si trova una seconda iscrizione latina: “Virginis in coelis caput est diademate cinctus, /Sole, auro, gemmis syderibusque, Rosis.”
L’incisione era già apparsa in una precedente pubblicazione di Bernardo Giunti, il Rosario della Sacratissima Vergine Maria. Raccolto dall’opere del R.P.F. Luigi di Granata dell’ordine dei Predicatori, con le Meditationi sopra il Pater noster (Venezia: Bernardo Giunti, 1587).

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